"Il libro, sia esso romanzo saggio o poesia, deve coinvolgere al massimo l'intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro, di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi, provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro scultura o monumento quel testo ti arricchisce non solo nell'immediato ma ti muta nell'essenza".
[Giulio Einaudi]
Libri, libri e ancora libri adoro leggere non posso farne a meno e ieri uscendo da una piccola libreria qui vicino casa mia, ho letto sulla vetrina del negozio queste parole di Einaudi e ho voluto farle mie, riportandole sul blog. Nessuna affermazione mi trova più d'accordo con queste parole. Ogni volta che leggo un libro entro nel personaggio e agisco in prima persona, oppure ne rimango fuori e osservo le sue emozioni le sue paure, le sue gioie, altre volte invece viaggio lontano e scopro mondi e popoli che probabilmente nella mia vita non avrò la fortuna di vedere e di conoscere in prima persona, e così magicamente mi ritrovo nelle terre magnifiche dell'Australia insieme agli Aborigeni oppure in alta montagna a conoscere i Balti, popolo di piccoli uomini portatori di bagagli per gli scalatori che si accingono ad imprese inverosimili come scalare le bellissime vette tibetane oppure ancora mi ritrovo a vestire panni ottocenteschi in cui l'unico passatempo consiste nel ricamo, nel tè, nel pettegolezzo o nel ballare in qualche magnifico castello negli spettacolari balli di corte.
E poi all'improvviso ritorno alla realtà e ancora una volta non posso fare a meno di sentirmi fortunata ed arricchita da quanto il libro che sto leggendo mi ha trasmesso e da quanto sicuramente lo farà il prossimo che comprerò e leggerò.