giovedì 5 giugno 2008

Oggi mi girano....



Dopo ben 13 anni di precariato (me misera me tapina, tanto per rinfrescare le parole di Paperon De Paperoni) ne ho davvero le tasche piene e la cosa triste è che non si vede la luce. Dopo aver cambiato diverse realtà lavorative devo dire che ne ho viste di cotte e di crude in cui sempre e sempre il povero precario ne fa le spese. Lavora più del doppio di quello di un dipendente normale, lui non timbra per cui se lavora 10 o 12 ore al giorno nessuno lo sa perchè non è scritto da nessuna parte. Lui non si può ammalare e non può andare in ferie non ha diritto. Mi è stato detto dal mio amato capo che la mia giornata di assenza di martedì per infortunio doveva essere segnata nel file "ferie", che la segretaria ha creato perchè fa parte delle "cinque settimane di ferie che ci regalano"....già è vero, non le abbiamo, ma io regalo loro tutti i igiorni un orario di lavoro dalle 7.30-8.00 alle 17 a cui non devo essere sottoposta per legge, eppure questo non conta, devo essere comunque lì per svolgere un lavoro di routine, che dovrebbe essere svolto da uno strutturato e non da un precario.
A volte sei talmente pieno di lavoro, sommerso dalle provette, oppure davanti a quella maledetta macchina che non puoi lasciare neanche per un secondo per poter andare in bagno (normali esigenze umane), o per poter pranzare e così tu sei lì che t'ingozzi due panini davanti al tuo strumento, di nascosto, perchè nei laboratori non si mangia, ma se non lo fai rischi di pranzare poi alle 19 o alle 20. Eppure il ricercatore precario è lì sempre dedito al suo lavoro coscenzioso e attento a quello che fa perchè se sbaglia si butta tutto e si ricomincia da capo, perchè se sbaglia farà notte dentro il laboratorio...già il laboratorio...quasi sempre localizzato negli scantinati, dove non vedi mai la luce del sole, dove entri la mattina che fuori c'è il sole e quando risali in superficie realizzi che sta diluviando oppure che ormai si è fatto buio....eppure il ricercatore precario va lì ogni giorno con uno stipendio da fame dato dal tuo capo, che vede fior di mila euro ogni anno....e tu non puoi pagarci neanche la rata del mutuo...

3 commenti:

Unknown ha detto...

Non ti abbattere prima o poi le cose miglioreranno anche per noi poveri precari.
Fortunatamente anche se mi hanno detto che non mi vogliono assumere con contratto indeterminato non mi girano come a te forse mi sono rassegata ad andare in pensione da precaria.

chicasabrosa ha detto...

Per Calimera: Ma di quale pensione parli? Non credo ne avremo una....bè io vorrei poter godere di tutti i diritti di cui gode il dipendente invece di subire costantemente soprusi e abusi di potere :<

Unknown ha detto...

momentaneamente sto pensando di fare un corso di cucito,impara l'arte e mettila da parte, non si sa mai